La Nuke, ovvero Claudia Razzoli, appartiene a quella generazione di autori che con una notevole dose di coraggio decide di intraprendere la carriera di fumettista. Dopo quelli che definisce “inutili studi” si diploma in fumetto alla Scuola Internazionale di Comics ed entra a far parte del collettivo Katlang! collaborando a progetti come Shit e Loop. Curiosa ed eclettica, si è misurata con progetti differenti collaborando sia come disegnatrice che come graphic novelist. Nelle sue storie brevi come quella del numero 7 della fanzine “Difuori” o nelle storie più lunghe, come quelle che ha disegnato per episodi di fumetti non suoi, la Nuke approfondisce la sua personale visione del quotidiano in una sorta di diario di bordo, fresco e coinvolgente. Pieno di vigore e di slancio, il suo mondo sa caricarsi di tutte le sfumature della disillusione. Presente con una storia breve pubblicata in occasione del festival del fumetto bolognese, la Nuke disegna e scrive fumetti, decora mobili e racconta in un blog come si fa interagire con successo il fumetto e la narrazione.
Il popolo ritratto da Flavia Luglioli è composto da bambine e giovani donne impegnate a compiere azioni minime e che, a seguito di avvenimenti violenti subiti o prodotti, ricordano quei movimenti minimi compiuti dai personaggi quando sono nel sogno. Illustratrice e aspirante fumettista, le sue immagini rispondono al desiderio di mettere in mostra se stessi e vivere nello spazio del racconto anche quando quest’ultimo è una struttura ridotta all’osso. Sperimentare il desiderio stesso sembra essere la spinta di ognuno di loro e, ovviamente, la scelta che Flavia chiede a se stessa già da qualche anno. L’immagine che ne deriva è quella del ricercatore studioso dell’animo umano che conosce l’irreale e lo riconosce nelle diverse situazioni perfino paradossali che ci accadono quotidianamente. Adolescenti, preadolescenti e ambientazioni circondati da una natura refrattaria all’abbraccio e a volte fredda, quasi artificiale. Oggetti costruiti per un palcoscenico altro, a volte non consono, pur essendo l’unica reale portata scenografica di molti personaggi.
16-31 marzo 2013
informagiovani Arezzo